Evvai! Si combina una sortita alpinistica tra amici, su difficolta' abbordabili per noi ormai fuori allenamento, ma sufficienti a farci godere una bella avventura montana.
Dislivello moderato per non far tardi, crestina con passaggi mai obbligati e panorama garantito, gli ingredienti della salita.
In effetti ci andiamo a cercare qualche passetto un po' piu' duro (non oltre il IV+) per trovare un minimo di brivido. Affrontiamo direttamente quindi anche il torrione mediano, trovando una lunghezza di corda (non piu' di una quindicina di metri) sul
IV/IV+ che diviene ostico a causa della roccia mediocre... Mani e piedi ravanano tra appigli friabili che si sbriciolano solo a guardarli. Il buon Marcy mette in atto tutta la sua maestria (arrugginita dal lungo riposo scaloiro) e ne esce vittorioso con qualche nut ben piazzato.
Segue un muretto verticale di pochi metri assai divertente e con roccia migliore, al termine del quale raggiungiamo in breve la sommita' della Rocca. Il
vallone des Acles si apre con il suo mare di pietrame e le belle cuspidi calcaree, tra cui la Charra' e la cresta Ungherini (candidata anch'essa all'uscita odierna).
Ci rifocilliamo al colle della Chalance Ronde e poi scendiamo per comodo sentiero al passo di Desertes osservando l'estetica
cresta NNE della Rocca del Lago (chissa' se la roccia e' buona?).
Da qui sempre per sentiero a zig-zag nella pietraia facciamo ritorno all'auto chiudendo l'anello, non senza prendere una buona lavata nell'ultima mezz'ora di cammino...