Panorama superlativo, dall'onnipresente gruppo del Monte Bianco al Rutor che si rivela solo dalle vette del Colmet, per non dire del Rosa ed i suoi gregari.
Meteo anch'esso perfetto, temperatura estiva dopo un inizio settembrino di stampo autunnale. Salire un 3000 in maglietta, senza neanche sfiorare il pile sembrava ormai un ricordo, e invece...
Bellissimo anche il giro ad anello, con la parte alpinistica assolutamente facile, sempre intuitiva e segnalata, dove l'F alpinistico si giustifica solo se si ricerca qualche breve passaggio su roccette. Ed infatti qualche tratto di bella roccia attira le mani, tra cui anche la torretta sommitale della cima sud.
Le viste glaciali sono mozzafiato, con colossi ammantati (per fortuna ancora) di bianche lingue di neve e ghiaccio. Per quanto tempo ancora?
Sulla strada del ritorno due perle anch'esse originate da quei ghiacci allietano il cammino: il
lago di Pietra Rossa con le sue acque turchesi nel grigio della pietraia e poi il rinomato
lago d'Arpy, l'azzurro specchio lacustre in cui si riflettono le grandiose pareti delle Jorasses.