Una puntata nelle Alpi Liguri dopo un'assenza pluriennale: il paesaggio di queste alpi del "sud" ricorda molto quello ben più famoso delle Dolomiti. Pareti calcaree verticali si ergono vertiginose su morbidi pendii erbosi, pareti che spesso celano piatte sommità o comodi versanti opposti. Proprio come i monti pallidi delle nostre alpi orientali.
Molto meno note e ben poco frequentate rispetto alle "sorelle maggiori" le Liguri ci riservano luoghi di rara bellezza e panorami apertissimi sulle vicine Marittime e sulla pianura cuneese.
L'anello che percorriamo permette di godere sia dell'intima bellezza di valloncelli adagiati tra le
rupi calcaree con piccoli specchi d'acqua, sia della grandiosa vista sulle rudi bastionate del Marguareis.
Maciniamo i parecchi chilometri senza grossa fatica su comodi sentieri, partendo da
Pian Marchisio, ampia spianata erbosa solcata da un Ellero con l'impeto di un fiume già maturo. Poi dal bel
rifugio Havis De Giorgio si inizia a salire per davvero fino alla conca del lago Biecai, lago fantasma perché spesso asciutto e inerbito, essendo il terreno carsico pronto ad inghiottire l'acqua nelle sue cavità ipogee. Lo troviamo invece visibile grazie alle recenti piogge autunnali.
Il cammino procede fino al balcone privilegiato di
Porta Sestrera con la vista superba verso la val Pesio e le possenti quinte di roccia del
Marguareis, ed oltre verso i
3000 innevati delle Marittime.
Poi una magnifica cavalcata per dolci crinali erbosi conduce alle vette della Serpentera, con lo sguardo che spazia in ognidove, dalla pianura alle cime delle Liguri e delle Marittime.
Una discesa per tracce ma senza difficoltà di sorta ci riporta ai quieti pianori, al lago delle Moje e nuovamente al lago Biecai. Tocchiamo nuovamente il rifugio, visitando l'accogliente locale invernale, quindi ancora Pian Marchisio, tappa obbligata per l'ultimo bagnetto della lontr... ehm, cagnetta Amelie.