EE, 1050 m. dislivello (e oltre 15 km di sviluppo!)
- Becetto (Sampeyre), m. 1379
- Testa di Garitta Nuova, m. 2385
Cammina e cammina, con la beata ignoranza di chi non ha avuto tempo per consultare mappe e guide, e ci troviamo a percorrere un lunghissimo giro ad anello con un notevole dislivello. La nevicata di ieri induce a tenersi sui versanti a solatio e a quote (almeno in teoria) relativamente basse.
La scelta cade su Becetto e le borgate alte di Sampeyre, dove gia' abbiamo camminato amabilmente qualche anno fa. Meta iniziale il colle del Prete, non piu' di 300 m di dislivello, ma 2 ore di cammino dichiarate... e qui l'indizio dovrebbe risultare chiaro: sviluppo notevole, ed infatti un eterno, sia pur panoramico, stradello ci porta al colle aperto sul vallone di Gilba.
Ma l'inganno continua: dal colle e' visibilissimo il ripetitore della cima di Garitta Nuova, tanto da sembrare ad un tiro di schioppo...
In realta' mancano ancora quasi 700 m di dislivello lungo la dorsale sud est! Un panoramico e apertissimo crinale che ci condurra' dopo quasi due ore in cima a Testa di Garitta Nuova, dovendo muoversi tra una chiazza senza neve e l'altra per ridurre la fatica. La vetta e' un luogo paradisiaco: la visuale sull'Obelisco di Pietra e' grandiosa, con uno stuolo di vette minori immerse nella neve ed i solchi vallivi ai piedi sgombre dal manto nevoso. In lontananza luccicano nel loro candore i 4000 delle Graie e Pennine.
Dalla cima percorriamo il crinale verso Cima Riba del Gias, faticando a cercare un passaggio tra le cariche cornici e qualche tratto senza neve, fatica soprattutto per Amelie che nonostante la trazione integrale affonda nei cumuli di neve fresca.
Prima del colletto sotto il Riba del Gias ci buttiamo in discesa sui pendii innevati che scendono ripidi ma non troppo verso Pian Ciattiva. Numerose tracce di fauna selvatica ci invitano a percorsi gia' battuti e sicuri. Poi finalmente imbocchiamo lo stradello del col Cervetto, terminando coi precari equilibri su neve frolla e fondo erboso.