- Borgata Peyrone, m. 1400
- Punta Muret, m. 2210
Valle Germanasca: siamo qui, soli soletti, io e la fidata cagnolina, in ambiente solare e panoramico, senza disturbo di sorta. Camminiamo silenziosi nel bosco di conifere, abeti e larici in un'associazione armonica, ogni tanto attratti da uno sbattito d'ali dal folto del bosco (galli forcelli? coturnici?).
Più avanti attraversiamo un tratto in cresta attraversato da recenti incendi, con la devastazione che ne è conseguita. Fortunatamente la natura però sembra avere fretta di riprendesi i suoi habitat. pini silvestri e grandi larici sembrano sopravvissuti al cataclisma ed anche minuti esseri vegetali riprendono i loro spazi.
Un'ultima impennata ci porta all'ometto dell'anticima e al magnifico plateau-balcone sommitale: un arioso altopiano aperto sulle due valli, Chisone e Germanasca, chiuso a ovest dal bastione imponente del Bec dell'Aquila.
A volo d'uccello percorro le numerose vette, riconoscendo il profilo inconfondibile di alcune di esse.
Un attimo di relax alla croce di vetta, godendo del tiepido sole ormai primaverile e poi si riprende la marcia.
La chiusura dell'anello si effettua per comodo sentiero tra ampi alpeggi, radi boschi e poi nel tranquillo stradello forestale che riconduce a Peyrone nel vallone di Bovile.