Un percorso per nulla frequentato e poco conosciuto che permette di raggiungere il rifugio Deffeyes su un itinerario alternativo e molto piu' panoramico.
La mulattiera che sale al rifugio e' una autostrada fin troppo frequentata cosi' decidiamo di intraprendere una via alternativa e molto piu' bella, dico "decidiamo" perche' a farmi compagnia c'e' mio figlio Stefano: questo ha reso la gita ancora piu' speciale.
In breve tempo ci troviamo soli io e Stefano, assolutamente nessuno in quella parte paradisiaca della montagna, la portata d'acqua e' notevole e ci permette di osservare le molte cascate e torrenti che scendono dal ghiacciao con il
Monte Bianco che da lontano ci "osserva". La via in alcuni tratti e' "terreno di avventura" infatti occorre prestare sempre attenzione agli ometti e alla flebile traccia che passa quasi sempre a fianco del torrente Rutor, alcuni passaggi di semplice arrampicata su roccette e dei tratti
con corde fisse aumentano il grado di avventura.
Il
Lac des Seracs e' magnifico, Stefano vorrebbe tuffarsi, ma una volta tastata l'acqua ..cambia subito idea, il ghiacciao del Rutor troneggia sulle nostre teste e ci lascia meravigliati.
Costeggiamo
il Lago Inferiore del Rutor e raggiungiamo il
rifugio Deffeyes per goderci i panini e una birretta.
Il ritorno lo affrontiamo passando sul sentiero "del 150 anniversario", una variante che parte dalla terza cascata del Rutor e porta a La Joux passando per la sinistra orografica della valle.
Il sentiero ha dei tratti molto ripidi e permette di ricongiungersi alla AV 2 piu' in basso.
Gita stupenda, luoghi stupendi, giornata stupenda....Stefano e' rimasto veramente contento perche' voleva una gita un po' "tosta" in luoghi belli.. e' stato accontentato :-) ... io ancora piu' felice per aver condiviso quei momenti con mio figlio.