Quasi totale assenza di neve fin oltre i 2000? Bene ci regoliamo di conseguenza e scarpiniamo volentieri sui bei pendii assolati della Val Grana.
Piacevole l'ambiente degli ampi prati erbosi che si staglia oltre l'abbarbicata borgata di Colletto, che domina dall'alto la strada della valle. Lasciata l'auto, imbocchiamo il sentiero ben segnalato verso borgata Campofei.
Tutto il vallone e' un incontro con numerose borgate e alpeggi, quasi sempre oggetto di attento restauro.
Oltre Campofei e' un interessante sito di petroglifi, non facilmente individuabili con la luce delle ore centrali, ma l'ottimo pannello descrive bene i graffiti.
Continuamo verso il colle Margherita, con buona pendenza, superando alcune balze di rocce (nessuna difficolta'), e sbucando infine sulla panoramica cresta erbosa. Lo spettacolo e' notevole con una vista che spazia a 360 gradi.
Con poco dislivello ci portiamo sulla vetta del monte Chialmo da cui la visuale si apre anche sulla pianura. Poi ritornati sui nostri passi procediamo nuovamente a salire verso ovest in direzione del monte Plum.
L'anticima e' costituita da un
caratteristico monolite spaccato, isolato sul cocuzzolo erboso... davvero curioso.
Calcata anche la cima arrotondata del Plum (roccioso verso N), finalmente intraprendiamo la discesa, dapprima continuando sulla bella dorsale spartiacque, poi tagliando le pendici meridionali della Rocca Cernauda in direzione delle Basse di Narbona.
Non volendo salire nuovamente abbandoniamo il sentiero per scendere l'
immenso pendio erboso, con una certa cautela vista l'inclinazione...
Chiudiamo l'anello visitando la borgata
Valliera, magnifico esempio di ripristino e conservazione di una borgata alpina occitana.