Domenica di grande affollamento al rifugio Migliorero, con molti che hanno pensato di godere della bella giornata in un luogo bello come la conca del vallone dell'Ischiator.
Fortuna che lo spazio c'è e dopo il primo tratto nel
ridente vallone, preso il ripido sentiero per il passo di Rostagno, la calca si dirada assai. Anzi dal colle in sù non incroceremo più nessun essere umano.
Prima del colle ci allieta l'incontro con un gruppo di
giovani stambecchi, intenti nell'esercizio di darsi cornate.
Dopo il colle inizia il tratto alpinistico: EE sinceramente è un po' stretto, dovendo scalare almeno fino al II grado, sia pur con una (fastidiosa) catena. Con qualche spintarella anche l'impavida cagnetta supera i risalti più elevati, ma un primo torrione decisamente verticale deve essere da noi aggirato: poco male perché il tratto di roccette continua con pieno divertimento di entrambi, fino alla piatta sommità detritica.
Da qui ammiriamo la prima cima della
Testa di Costabella del Piz e l'intero panorama a destra (Ischiator) e a manca (Vallone del Piz). Si tocca la seconda cima con residuo nevaio, per poi deviare raggiungendo la cima rocciosa del Monte Ciaval ed infine il ripidissimo, ma facile, sentiero di rientro (questo sì EE).
Un giro ad anello di grande respiro e soddisfazione che si chiude con 15 km di sviluppo complessivi.