Ancora mancante nel carnet dei rifugi visitati nelle Marittime, l'Ellena-Soria mi offre l'occasione per ammirare nuove possibile mete alpinistiche e l'immancabile ricchissima fauna selvatica.
Il primo giorno è dedicato all'esplorazione del colle di Finestra, affacciato sul versante francese, ed alla omonima Cima Est, punto di osservazione privilegiato sulla
cresta Sud-Ovest della Cima di Saint Robert (appunto una desiderabile salita alpinistica). Da questo colle nel settembre del '43 alcune centinaia di ebrei (circa 800) scesero al seguito dell'esercito italiano in fuga con la speranza di trovare riparo in l'Italia. Purtroppo parecchi di loro (oltre 300) trovarono la morte ad Auschwitz dopo l'internamento a Borgo San Dalmazzo ed il trasporto al campo di concentramento su carri bestiame. Molti altri furono salvati dalla popolazione locale e grazie all'azione dal parroco di Borgo.
Dalla cima la discesa per il passo Saint-Robert nella
selvaggia gorgia della Valletta permette di visitare il grazioso
laghetto del Prajet, dove si specchia la frastagliata Cresta di Saint-Robert, e di osservare una ricchissima fauna: camosci e stambecchi sono un po' ovunque, sulle cenge rocciose, come sui residui nivali, oppure sui diruti baraccamenti militari.
Cena e pernottamento al rifugio deserto, essendo io l'unico ospite, ma in compagnia dei simpatici gestori, nonché della volpe Martina, ormai divenuta il cagnetto adottivo del rifugio.