Bellissima,divertente, ma impegnativa gita ad anello sul Monte Mars, nello spartiacque che divide Piemonte e Val D'Aosta, salita dal versante Aostano con i compagni di avventura: mio figlio Stefano ed il nostro amico Davide, pronti ad affrontare l'impegnativa salita. Si parte presto all'alba per ridurre al massimo il tragitto sotto la calura estiva. La difficoltà' EEA ci sta', infatti raggiunto il
lago Gaudin il terreno cambia, diventa "di avventura" e decisamente ripido, occorre prestare attenzione ai bolli gialli della traccia per non finire incrodati, fino a raggiungere la zona attrezzata che porta alla cresta da cui poi si arriva alla cima del Monte Mars.
I cordoni risultano nuovi di zecca, segno che ci tengono alla "salute" di noi escursionisti, si sale per un
"camino" seguendo i canaponi fino alla cresta e poi si prosegue tutto in cresta con parecchi tratti attrezzati di corda,ovviamente il tutto diventa piu' esposto, ma nulla che spaventi i prodi gadani.
Unico neo: il meteo!....infatti appena raggiunta la cresta ci troviamo
in mezzo alle nuvole provenienti dal versante Piemontese e la cosa ci ha fatto parecchio girare i "testicoli", perche' tutti i siti per il giorno 15 Agosto davano "prevalentemente soleggiato", il piu' scandaloso e' stato quello della VDA, dava sole a palla per tutto il giorno! Morale arriviamo in cima in mezzo alla nebbia, con visuale praticamente nulla sul lato piemontese, qualche apertura dal versante Aostano che ci permette di ammirare il gruppo del Rosa e le cime circostanti, peccato perche' dalla cima si sarebbe goduto un bel panorama a 360 gradi. Foto di rito e panozzo per recuperare le energie, poi osservando l'andamento della nuvolaglia decidiamo di metterci presto in cammino per il ritorno onde evitare di fare
l'infinita pietraia in mezzo alla nebbia, eh si perche'' l'intenzione e' di fare un anello scendendo per il sentiero 2D.Ora .....chiamare "sentiero" il 2D e' un eufemismo...si scende per una pietraia per un bel pezzo, tutto ben segnalato, ma per un bel pezzo!... poi si affronta la stretta traccia che taglia una cresta con tratti
attrezzati a catene, altri franati,alcuni in breve disarrampicata, fino al pianoro di Creux, dove il sentiero diventa "normale" e conduce a Coumarial dove si chiude l'anello.
Nuvole a parte , e' stata una bella gita,appagante, con la giusta dose di fatica, dislivello, canaponi, avventura, etc.etc... che l'hanno resa divertente, alpinistica e non banale.
Un plauso a Stefano che nonostante fosse "cotto" avendo dormito poco e male la notte prima e' salito alla grande ed a Davide, anche lui salito benissimo, che il giorno dopo alle 4:00 del mattino sarebbe ripartito per andare a funghi!