EE, dislivello 1164 m
- Serre Uberto (Crissolo), 1537 m
- Sea Bianca, 2701 m
Ecco un veloce raid per sfuggire alle previsioni temporalesche in un angolo della valle dove si ha la certezza di completa solitudine. Eppure Crissolo, Pian della Regina e Pian del Re sono a un tiro di schioppo, ma qui non ci sono sentieri segnati, ne' cime rinomate. Dunque i rari escursionisti sono amatori di luoghi fuori dal tempo dove non e' improbabile incontrare il pastore con le sue pecore ma pressoche' impossibile trovare altri camminatori.
Si risale un solitario vallone percorrendo tracce ben evidenti grazie al passaggio delle bestie dirette ai pascoli alti e con qualche segnavia artigianale dei pastori, poi per tracce via via piu' labili fino a perdersi si perviene all'ampio pendio prativo della Sea Bianca da salire con un po' di fiatone, fino al filo di cresta. Quindi le roccette e il sentierino per il cocuzzolo di vetta. Peccato per l'immancabile nebbia che avvolge tutto nascondendo il panorama altrimenti assai ampio. Poco indugio in cima per scampare la pioggia e scendere la ripida cresta della Raboi e del Tioure finche' ancora un po' di visibilita' lo permette. Candide rocce calcaree caratterizzano la Raboi, dove ci si diverte a toccare qualche roccetta elementare, fino a toccare la croce di vetta, curiosamente posta sotto i risalti rocciosi.
Inizia il tratto meno evidente di tutta la gita, causa nebbia, ma anche per mancanza di una traccia netta. Con un po' di attenzione e un briciolo di intuito pera' ritroviamo un ometto con segnavia rosso quando ormai sembrava di essere destinati a scendere tutto il crestone a naso. Ancora qualche tratto tra le rocce, forse i tre denti, che la nebbia cela alla vista, poi ci ritroviamo sul comodo stradello dell'andata.