Lunga escursione e remunerativa salita ad un quasi tremila.
Piacevole il sentiero per il Migliorero, nel bel bosco di larici e con l'immancabile tappa alla bella cascata. Segue il bellissimo pianoro del vallone dell'Ischiator in fondo al quale sopra ad un cocuzzolo come un maniero sorge il rifugio. Oltre il lago la salita prende un altro ritmo, tra le pareti di Punta Gioffredo e del Becco Alto di Rostagno, conducendo alla stretta forcella di passo Laris.
Dal colle la visuale è sul versante nord ovest del nostro becco, digradante nell'incassato vallone dove permane un residuo nevaio, incredibile "reliquia" in questa torrida fine estate.
Inizia il tratto alpinistico con una parte di roccette, seguito da un ripiano ed un'ultima parte nuovamente su roccette facili. Finalmente vetta, condivisa con altri escursionisti che contemplano il versante francese e i suoi bellissimi laghi Rabouns e Chaffour. Altri 3000 (o quasi) emergono a destra e a manca in un paesaggio di rocce dove manca un solo elemento per essere completo: qualche chiazza nevosa...
Discesa ritornando sui miei passi, con la dovuta attenzione visti i tratti verticali e le pietre mobili, per una meritata tappa panino al Migliorero.
Peccato per la notevole frequentazione, spiegabile con la bellezza del luogo e la giornata di domenica: infatti le numerose tracce di animali non si traducono in avvistamenti (sigh!) e la gentilezza dei gestori del rifugio è messa a dura prova...