- Tetti Astesiani (Limone Piemonte), 1070 m
- Monte Jurin, 2192 m
Giorno di ferie coatte, meteo piuttosto incerto, che fare? Si carica in auto l'attrezzatura da sci insieme a quella da trek e via per le Marittime, dove le previsioni lasciano sperare in un barlume di sole.
La neve è ormai relegata alle alte quote ma il tempo è decisamente migliore che altrove. Accantonata dunque l'ipotesi scialp studio una gita nella zona di Limone, consultando la mappa della valle oltre al provvidenziale Gulliver.
Eccomi quindi a camminare per una bella faggeta sul ripido sentiero che mi condurrà al Cros, vallone discendente dai dolomitici fianchi della possente Cima della Fascia.
Attraversate le ampie praterie dove le prime marmotte pascolano (e fischiano al mio passaggio) inizia il ripido sentiero che contorna il Bec Rosso e i suoi torrioni calcarei fino ad entrare nell'appartata conca nevosa dello Jurin.
Fortunatamente la neve è portante e si sale agevolmente in ambiente splendido e solitario. Sulla neve molte tracce di camosci ed altri animaletti lasciano immaginare ed in qualche caso intravedere gli abitanti di questo luogo.
Un po' di fatica ancora per toccare la Cima Baban e poi ancora su neve portante il Monte Jurin, punto di vedetta sulla magnifica coppia Testa di Baban e Cima della Fascia.
Scartata l'idea di scendere verso il vallone del Cros (intuibili i salti rocciosi al termine del colatoio sommitale...), si chiude l'anello dal colletto Jurin e poi a ritroso sui miei passi fino ai Tetti Astesiani.