- Perreres (Valtournenche), 1844 m
- Mont Pancherot 2616 m
Le chiamiamo coincidenze, accadimenti simultanei di fatti fortuiti, ma come può essere fortuito e casuale l'incontro col buon Papik, dopo i lunghi mesi di pandemia, nel medesimo luogo (Perreres), esattamente nello stesso istante e per compiere proprio lo stesso identico itinerario?
Infatti dopo un momento di incredulità e stupore il nostro unanime pensiero è proprio che non si tratta di una semplice coincidenza.
In questa splendida giornata, dunque, ci incamminiamo nell'incantevole cornice dell'alta Val Tournenche sul bel sentiero per la finestra di Cignana.
Il Cervino si staglia poderoso come una lancia infissa nel blu cobalto del cielo, ma anche altre cime innevate gareggiano per rapire il nostro sguardo ogni qual volta la lariceta apre il ripario.
Il comodo sentiero ci porta in traverso alla finestra conducendoci alla comba di Cignana ed alla sua cerchia di monti: riconosco la famosa cresta Rey, la bastonata del Dom de Tzan ed altri monti del gruppo di Tzan.
Un breve simposio e decidiamo per proseguire insieme alla volta del Pancherot la cui salita non presenta problemi, essendo assai limitato il tratto innevato. La cima è un vero affaccio sulla valle con una visuale da paradiso: dalle Grandes Murailles, passando per il Cervino, possiamo rimirare la cupola glaciale del Rosa occidentale con i due Breithorn ben riconoscibili, per poi proseguire verso la coppia dei Tournalin, mentre in lontananza in direzione sud scorgiamo la "nostra" Tersiva, l'Emilius ed il Gran Paradiso.
Godiamo di questa visione e di un po' di relax finché un evento inatteso richiama la nostra attenzione: esattamente di fronte a noi un gipeto inizia le sue evoluzioni acrobatiche, quasi a voler allietare noi escursionisti con uno spettacolo entusiasmante.
Appagati da tanta bellezza riprendiamo il cammino con l'intenzione di compiere un ampio anello attorno al nostro Pancherot, toccando il lago di Cignana, facendo tappa al rifugio Barmasse per un meritato spuntito e poi chiudendo con un bel sentiero/stradello di ritorno.
La conca di Cignana è un tripudio di fioriture di anemoni e genzianelle, dove la cagnetta scorazza in totale visibilio.
Scendendo costeggiamo il lago con il suo colore turchese e giunti al rifugio ci concediamo un supplemento di relax.
Non resta che imboccare il sentiero di rientro, che poi diviene uno stradello in falsopiano, nella lariceta con continui affacci panoramici, fino al punto di partenza a Perreres.
Una bellissima escursione ad anello, una luogo stupendo, un incontro tra amici che il fato ha voluto regalarci: tre ingredienti per una giornata indimenticabile.