E, dislivello 1000 m.
- Crissolo, 1318 m.
- Rocca Nera, 2318 m.
Viste le previsioni, riuscire nell'impresa di compiere un anello di 1000 m di dislivello e 14 km di sviluppo è stato davvero un colpo di fortuna. Certo non è mancata la grandinata in cima, o la pioggia battente al rientro, però buona parte dell'escursione si è svolta con un po' di sole, ampi panorami e bellissime fioriture. Tutto con l'onnipresente scampanio delle mucche al pascolo, numerosissime infatti le mandrie insieme ad alcune greggi a "caricare" i ricchi alpeggi della valle.
Vallone da lupi quello del rio Sbarme, poco frequentata porta di accesso ai rifugi Sella e Alpetto, dove infatti le pecore sono tenute in recinto e controllate da cani guardiani.
Giungiamo sulle due punte della Rocca in tempo per godere di un rapido scorcio sulle bastionate che chiudono l'alto vallone e individuare il rifugio Sella ben visibile. Pochi istanti e poi i chicchi di grandine iniziano a cadere, per fortuna non molto grossi, ma comunque fastidiosi specie per la cagnetta, nuova a questa esperienza.
Scendiamo quindi rapidi sulla dorsale diretta al Tivoli, grazie alla perfetta segnaletica ben visibile.
Una pausa provvidenziale nella pioggia permette di osservare ancora il vallone e tutti i numerosi declivi erbosi fino alla Rasciassa, il Cervetto e la Testa di Garitta Nuova. Qualche foto al Tivoli e riprende la pioggia che ci accompagnerà fino a Crissolo.