La proposta che ricevo e’ allettante: la Cresta degli Speroni sul monte Musine’ da parte del gruppo di amici AGP “Aspiranti Gekkonidi Piemontesi” (creazione del sottoscritto, ndr) per farci gli auguri prima delle vacanze natalizie.
La meta era gia’ nella lista dei “desideri” di noi gadan e quindi accetto volentieri l’invito.
La via e’ di stampo alpinistico , si snoda su una cresta nel versante SUD del Monte Musine, un po’ discontinua , a tratti occorre ravanare un pochino per trovare la traccia, ma nel complesso e’ divertente e si presta a chi e’ alle prime armi con le vie “TRAD” e vuole fare pratica.
E’ stata attrezzata con materiale nuovo nel 2020 , sono stati messi una ventina di spit lungo tutto il percorso , per “aiutare” nei passaggi piu’ esposti, per il resto va protetta con NUT , cordini e friend medi.
Ci dividiamo in due cordate di due persone ciascuna e da bravi alpinisti la facciamo con gli scarponi ( altrimenti che divertimento c’e’…), per Davide e Simone freschi di corso di alpinismo diventa un bel banco di prova dove sperimentare le tecniche, per
Giovanni e’ la sua prima salita TRAD quindi e’ tutto nuovo per lui e la cosa lo diverte un sacco, procediamo
in conserva il piu’ possibile , dove le cose si complicano invece decidiamo per maggiore sicurezza di fare dei brevi tiri, la roccia e’ da URLO! E’ talmente ruvida che a fine salita abbiamo tutti le mani graffiate e tagliuzzate.
La via anche se ha un grado basso di difficolta’ non e’ banale , e’ lunga e non va sottovalutata assolutamente, affrontata con gli scarponi poi aumenta il grado di difficolta’ , infatti ci sono alcuni passaggi di
IV su placche e strapiombino che affrontati con le scarpette risulterebbero “normali”, con gli scarponi le cose si complicano decisamente.
Il passaggio chiave sullo sperone sx dato per IV+/V- e’ una bella placca, noi lo valutiamo come V fatto con gli scarponi, qui occorre una bella dose di fiducia e decisione per affrontare quel bel muretto placcoso senza scarpette, ma entrambe le cordate riescono a passare il punto critico e raggiungere la cima del Musine che ovviamente risulta affollata come sempre…..
Panozzo, due chiacchere,
foto di rito e si torna giu’ alle macchine per il sentiero di ritorno piuttosto brutto con alcuni tratti ghiacciati, ma fattibile.
Bella gita, avventura e giornata magnifica, un bravo a Giovanni, Davide e Simone.