- Santuario di San Magno (Castelmagno), 1761 m
- Monte Tibert, 2647 m
Ormai autunno, i colori si accendono di toni caldi quasi a bilanciare i primi rigori delle temperature. La piccola Val Grana non fa eccezione con i rossi dei mirtilli, il giallo dei larici e l'ocra dei prati d'ottobre. Però la trafila odierna prevede di passare prima per le nubi di media montagna per guadagnarsi poi la mirabile vista dei monti emergenti dalla bambagia con un fondale di cielo blu cobalto.
Camminiamo dal Santuario di San Magno, ahinoi chiuso da ottobre a primavera, fino al passo delle Crosette tra nuvole e nebbia, per poi emergere alla luce e poter godere di visuali ampissime su Cozie e Marittime, ma anche oltre fin verso Monte Rosa e Gran Paradiso.
L'itinerario, assai panoramico, percorre il crestone erboso est fino alla cima del Tibert, sempre ben segnato e senza difficoltà di sorta. Ci fermiamo in cima per il tempo delle immancabili foto e per un breve spuntino, quindi, anche a causa di una fredda brezzolina, iniziamo la discesa per il colle Intersile. Da qui percorriamo in solitudine l'ameno e solitario vallone Sibolet, dove infatti possiamo scorgere un giovane camoscio al pascolo e poi intento alla pennichella.
Discesa tranquilla per comodo sterrato fino a San Magno; poi alla sottostante borgata Chiappi andiamo a coronare degnamente la gita con un lauto pasto, ovviamente a base di gustoso Castelmagno.