E/EE disl. 650 m. circa
- Ottaviano, m. 600 circa
- Cognoli di Ottaviano, m. 1112
In vacanza in terra campana tra Costiera e i siti archeologici di Pompei ed Ercolano è di certo tappa obbligata il Vesuvio, fucina che ha forgiato questo territorio. Infatti i segni della sua azione ed il materiale vulcanico emergono alla vista ognidove.
Proviamo allora a prenotare la visita al cratere (obbligatoria la prenotazione sul sito del Parco) ma purtroppo per tutti i giorni a nostra disposizione non è più disponibile alcun posto :(.
L'alternativa allora è un'escursione sul versante meno noto, quello del Monte Somma, l'antico e immenso cratere residuato del vecchio Vulcano che esplose in quel 79 d.C. in cui i siti romani di Ercolano, Stabia e Pompei vennero completamente sepolti.
Iniziamo la camminata sul lato nord dal comune di Ottaviano, sede del parco nazionale, dove con qualche difficoltà reperiamo cartina e opuscolo del Vesuvio.
Tra i boschi del versante settentrionale saliamo comodamente fin quando giunti in vista del cono del Vesuvio la musica cambia...
Il terreno ora più ripido e costituito da materiale piroclastico incoerente rende la marcia faticosa, peraltro sotto un sole caldo ancora estivo. L'ambiente è arido, con macchia mediterranea e pineta rada in parte devastata da recenti incendi.
Percorriamo svariati saliscendi per i cosiddetti Cognoli fino al punto culmine a quota 1112 da cui rinunciamo a raggiungere la vera vetta del Monte Somma, accontendandoci della visuale sul cono del Vesuvio emergente dalla valle dell'Inferno.
Scendiamo poi per un ripido conoide detritico fino alla suddetta valle, dove osserviamo dall'interno dell'antico vulcano le strutture del vecchio cratere. L'altopiano offre svariate evidenze di eruzioni effusive con lava solidificata e di emissioni piroclastiche con detriti più o meno fini.
Chiudiamo infine l'anello rientrando sul versante nord con un lungo giro e poi in traverso tra pinete e boschi di essenze mediterranee.