- Cortavetto (San Giorio di Susa) 1285 m
- Punta il Villano, 2663 m
Lunghissimo giro ad anello intorno alla aguzza Punta del Villano, tra il vallone del rio Gerardo e quello del Gravio, dove l'incontro con la fauna selvatica è assicurato. La salita in punta aggiunge poi quel tocco alpinistico che completa l'escursione.
Ma partiamo dall'inizio. Lasciata l'auto a Cortavetto il sentiero costeggia il laghetto delle rane ancora immerso nell'ombra del bosco. Tappa all'Amprimo per un bis di colazione e far provvista di energie per la lunga camminata.
Ripreso il cammino si tocca l'alpe Balmetta ancora all'ombra e poi al rifugio Toesca, sempre nell'ombroso bosco di essenze resinose. Più sù il sole indora i larici che ammantano le ripide pendici del vallone.
E viene l'ora della fatica, con la ripida risalita verso la Porta del Villano, da cui ci si affaccia sul vallone del Gravio e si profila finalmente la rocciosa cresta sud del Punta il Villano.
Foto a destra e a manca e poi via verso il canalino di salita, dove tra teppe erbose e roccette si risale fino al curioso traverso sotto un severo torrione aggettante. Da qui ancora un traverso sui paurosi canaloni del Villano e con un ultimo canalino si è al cospetto della rocciosa cupola finale.
Attacco queste rocce non difficili ma esposte, quando sopra la mia testa vedo la "padrona" di casa guardarmi con sguardo fiero. Un piccolo capretto intimorito sopraggiunge al suo fianco e, così sorvegliato dall'alto, muovo i miei passi in verticale fino a toccare la vetta del Villano.
Il tempo purtroppo è tiranno in queste corte giornate d'autunno e quindi, ingollata la razione K e fatti numerosi scatti fotografici, mi appresto alla delicata discesa. Proteggo gli esposti passaggi di roccia con qualche cordone e poi mi avvio a scendere con attenzione i ripidi canali erbosi, che non ammettono molte distrazioni...
Dalla Porta del Villano questa volta scendo verso il Gravio incontrando svariati branchi di camosci al pascolo, un vero tripudio di fauna selvatica: dal gruppo abbarbicato sul ripido costone della punta Pian Paris a quello radunato sulla pietraia alla base del Villano, fino ai piccoli manipoli di camosci in fuga incontrati su tutto il percorso verso il colle Aciano.
Bellissimi i colori d'autunno al colle e per tutto il magnifico bosco attraversato dal sentiero di calata al rifugio Amprimo e di rientro a Cortavetto.