- Chezal (Pragelato) 1887 m
- 2531 m
Iniziata la primavera ecco tornare il tempo instabile (e previsioni meteo inattendibili), così il dubbio di buscar pioggia induce a miti consigli. L'escursione scelta come meta di ripiego si rivela in realtà un bellissimo anello, tra splendidi alpeggi in fiore, suggestivi bosci di larici e ampi panorami. Il tempo poi ci assiste, anzi non poteva andare meglio.
Quindi dalle poche case di Chezal ci incamminiamo tra splendide fioriture di narcisi e botton d'oro, lungo una labile traccia nell'erba già alta. Per fortuna i segnavia del sentiero "sherpa" sono numerosi. Quando poi l'itinerario si impenna allora si comprende meglio il nome... nulla però di veramente impegnativo (EE forse eccessivo).
L'ampia dorsale della costa Zalet offre begli scorci sui 3000 della valle, sulla val Troncea e su tutta la val Chisone in generale, sù fino al Sestriere.
Dalla cima invece si intravedono tra le nubi le alte cime della Valsusa, lo Chaberton ed il gruppo dolomitico della Clotesse-Grand'Hoche e poi più lontano alcune zone glaciali biancheggiare.
Sempre assai piacevolmente procediamo verso il Col Basset toccando la strada dell'Assietta, per poi iniziare la discesa nell'ameno vallone del Combeiraut. Ampie zone prative al limitare del lariceto, offrono un paesaggio di relax che nutre lo spirito con le mille sfumature di verde ed il tripudio di colori delle vistose fioriture.
Intanto Amelie impazzisce dietro le marmotte correndo di qua e di là senza posa.
Il bell'anello si chiude toccando la fontana Gravier, attraversando poi il bosco di larici ai cui piedi è una miriade di anemoni in fiore, giungendo infine agli alpeggi di Chezal.