Il piano era un altro, passare la colletta di Paesana per un'altra meta... ma il
Triangolo Incantatore ci ha stregati e rapiti per questa meta al suo cospetto, riservandoci non poche sorprese...
Incamminati sul viottolo diretto a Pian del Lupo siamo avvolti nella magia del bosco dal melodico cinguettare di svariati uccellini. Le tracce della fauna sono numerose, dalle raspate dei cinghiali (veri trattori che rivoltano il terreno in modo impressionante) alle fatte di cervidi ed altri piccoli animali.
Tocchiamo numerosi casolari in pietra, spesso diroccati, testimonianza di epoche passate in cui l'uomo abitava ogni angolo di questi monti. Ora ad abitare qui sono solo più gli animali.
Mentre il cielo si incupisce saliamo sul comodo stradello, raggiungendo la modesta elevazione del Bric Arcett, in fronte al più ardito Castello Oddino. Anche qui però non manca un piccolo castelletto roccioso da cui rimiriamo il panorama della bassa valle ed il selvaggio vallone in basso, costellato di svariate formazioni di roccia immerse nei boschi di larice e abete. Da questo vallone ho udito in passato il bramito dei cervi nella stagione degli amori.
Sempre accompagnati dalla colonna sonora degli uccelli ritorniamo verso Pian del Lupo per lo stradello basso, osservando alcuni interessanti torrioni. Poi inaspettatamente ci appare la reliquia: un palco di cervo fa bella mostra di sè adagiato nel bel mezzo del sentiero! Indescrivibile l'emozione per un tale ritrovamento, che però non si ha il tempo di metabolizzare che di lì a poco una nuova testimonianza di vita animale ci assale. Un branco di cinghiali messi in fuga da Amelie poco sotto la stradina ed è un fuggi fuggi di cuccioli striati nel folto del bosco. Giusto il tempo di un breve clip video per catturare qualche istante di un altro momento di emozione.
Sulle tracce dei trattori-cinghiali, veri e propri sentieri nel fitto bosco, rientriamo alla base, soddisfatti e paghi per l'escursione odierna.
Solo qualche ora più tardi pioggia battente e grandine invadono la valle... chissà i nostri animaletti lassù al riparo di qualche anfratto di roccia, e noi quaggiù al calduccio a rimembrare gli incontri di oggi.