Già percorsa
alcuni anni fa, ritorniamo con piacere alla Testa Gias dei Laghi per riprendere la via classica della parete.
Il desiderio di salite dal sapore alpinistico ma con un "ingaggio" limitato ci riconduce a questa cima di facile accesso, ma con tutti gli attributi di una "vera" montagna.
Con l'amico Nico ci avventuriamo dunque nell'alto vallone di Sant'Anna sperando nella grazia di scampare i previsti temporali.
Saremo fortunati, potendo salire in tranquillità la nostra via, senza timore di tuoni e fulmini, visto il magnifico cielo azzurro che ci accoglie al colle San Giovanni, dopo una partenza dall'auto con nubi basse minacciose.
Un tiro a sx del canalone centrale su facili placche, poi il traverso "classico" (fastidiosamente invaso dalle teppe erbose) che logicamente ci porta sulla vera direttrice della via, ossia lo sperone sud-ovest.
Seguono i tiri interessanti, via via più impegnativi (a sfiorare il V grado), fino al camino conclusivo dal sapore "accademico" e d'alta montagna.
Dalla cima ci soffermiamo a osservare verso est i numerosi rilievi delle Marittime: Rocca la Paur, Malinvern, Argentera, Nasta, giusto per citarne alcuni.
Lungo la discesa incontriamo poi un bel gruppo di stambecchi, intenti a pascolare e riposare su questi picchi rocciosi, ma che non disdegnano qualche posa fotogenica per noi avidi di scatti fotografici.