Sono quasi le 20, la luce sta velocemente calando, mentre una coltre nebbiosa risale dalla valle. Quattro ragazzi mangiano e bevono allegramente fuori dal bel bivacco Olivero, evidentemente già occupato da altri escursionisti giunti in precedenza.
Domanda a bruciapelo rivolta ai ragazzi: "immagino che il bivacco sia già pieno!?". Eh sì, una famigliola, più un escursionista solitario, tutti francesi, sono dentro, intenti a cucinare e consumare la cena...
Due dei quattro ragazzi iniziano a parlamentare col gruppo di francesi, cercando di ricavare almeno un altro giaciglio, oltre ai posti a terra già assicurati. I cinque, mossi a pietà, specie dopo aver esternato la mia intenzione di ridiscendere a valle o tentare la disperata salita al bivacco Boerio, sfoderano le loro tende da campeggio e dichiarano finalmente di lasciare il bivacco tutto per noi!
Preso possesso del nostro ricovero, inizia la condivisione delle imponenti scorte di "generi di conforto" da parte dei quattro pinerolesi, genepì, vino, biscotti e caffè a volontà, nonché il racconto di storie come spesso accade nei bivacchi di montagna.
L'indomani l'alba ci regala un cielo azzurro e la cuspide di Viso in bella mostra a catturare lo sguardo verso settentrione, mentre inizia la gara a nominare i suoi diversi satelliti, cosa non facile da questa prospettiva.
Salutata la comitiva pinerolese mi avvio per il magnifico altopiano del Longet, diretto al remoto Vallon du Loup, da cui sgorga l'Ubaye. Un piccolo specchio d'acqua alle falde del Salza, poi una ripida china detritica e si rimonta la Cime du Loup, con bella vista sull'altopiano e sulla cresta di salita al Pienasea. Segue un tratto friabile e delicato che conduce al colle del Lupo, forcella sul Vallone del Lupo, gemello dell'omonimo francese e ad esso parallelo.
Con breve risalita sul crestone sud raggiungo infine la Cima di Pienasea, ottimo belvedere verso Monviso & Co e in generale sulle Cozie.
Ora la discesa si compie sul segnalatissimo vallone del Lupo, toccando anche qui un laghetto, per poi ritornare ai bellissimi laghi Bes, al bivacco per un ultimo saluto, e quindi scendere al magnifico Lago Bleu, davvero una perla azzurra nel verde dei prati, sormontata dalle scure rocce della Niera.