- Balma (Prali) 1710 m
- Monte Pignerol 2876 m
Le alpi piemontesi celano angoli remoti eppure vicini, nel senso che sono a distanza contenuta dai centri di pianura ma appaiono fermi in un tempo remoto e scarsamente frequentati.
Il vallone di Rodoretto è certamente tra questi: in fondo non lontano da Pinerolo, presenta una rete di sentieri poco segnalata e palesemente poco frequentata.
Il reperimento dei sentieri è spesso difficoltoso, anche a causa del pascolamento del bestiame, con necessità di barcamenarsi nell'erba alta alla cerca di scarsissimi e sbiaditi segnavia.
In questa condizione ci avviamo verso il colle della Balma, dovendo continuamente verificare la traccia che sale i ripidissimi versanti, ma godendo di prati in fiore e viste suggestive sulle cime della valle, Punta Vergia, Barifreddo e la nostra meta, il Pignerol.
Dal colle percorriamo il sentiero verso il successivo colle della Valletta, mentre intanto forti raffiche di vento incutono un discreto timore: sarà possibile salire per cresta la vetta del Pignerol?
Superato il colle però i momenti di bonaccia invitano a salire: la traccia che scende lievemente sul lato val Troncea non è però molto evidente, perdendosi nell'infame pietraia.
Andando a tentoni per ripidissimi pendii di detriti instabili si raggiunge la cresta, dove però constato che il primo tratto risulta interrotto e occorre scendere per riprendere il cammino verso il Pignerol. Ora per traccia segnata con ometti seguiamo la cresta senza difficoltà fino alla croce.
Le nubi non promettono nulla di buono e qualche gocciolina caduta durante la salita ci sprona a rientrare, dopo una veloce sosta spuntino ed una carrellata di monti tra Germanasca e Chisone.
In discesa vengo attratto da un'evidente traccia nella macchia di rododendri che taglia verso sud e per completare l'immancabile anello decido di raggiungerla. Tanto c'è poco da perdere vista l'esigua segnaletica del sentiero di salita. Per tracce su ripidi prati (e grazie alla visuale ancora buona, nonostante qualche nube bassa) ci avviamo verso il vallone del Barifreddo, che arcigno lassù ci osserva imponente.
Ripreso il sentiero segnalato (nuovamente a tratti e facile a perdersi), non resta che camminare verso le Bergerie prima e l'alpeggio della Balma poi.