Il giallo dei prati di inizio primavera ancora senza pioggia si combina al bigio del cielo senza nubi ma comunque fosco, a creare il fascino di un'atmosfera autunnale su questi pratoni di Culmian.
Ma cominciamo dall'inizio: partenza da Porte, piccolo agglomerato delle numerose borgate di Massello, percorrendo un comodo sentiero che in breve imbocca il vallone del Culmian, inizialmente nel bel bosco di larici.
Segue una strada bianca fino al suggestivo ripiano di Pra la Granjo dove si imbocca una traccia che per radi larici dapprima e per i pratoni di Culmian poi seguirà fino alla cima.
In assoluta solitudine saliamo sotto lo sguardo severo del Becco dell'Aquila, mentre una coppia di vere aquile volteggia lassù... ed infatti un bel branco di camosci pasteggia sul sottostante declivio erboso. Camosci schivi come sempre, che infatti non si lasciano avvicinare molto, pronti alla fuga precipitosa senza tema degli strapiombi.
Ma nel corso della gita ci ritroveremo più volte sia in salita che in discesa.
Eccoci in cima a rimirare le cime della val Chisone, Orsiera e Cristalliera, e della val San Martino (antico nome della Germanasca), Bucie, Vergia, nonostante la foschia sbiadisca i contorni e attenui i lineamenti delle vette.
Scendiamo poi la ripida spalla del Raccias che digrada verso sud reincontrando i nostri "amici" rupicaprini per un bel set fotografico.
Infine ritorniamo a Porte percorrendo un piacevole sentiero nella faggeta che ci permette di chiudere un anello, sentiero dove la cagnetta si godrà un bel bagnetto di foglie, in mancanza d'altro
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