Gitarella nel territorio di Celle Macra, un angolo della Val Maira ancora vergine per la nostra combriccola. Prendiamo spunto da un paio di itinerari segnalati, il sentiero degli Acciugai e quello dei Pittori itineranti, per camminare di borgata in borgata e per toccare un punto culmine, il Monte Sociu (per i topografi) o Sociù (con lo "o" chiusa, per i valligiani).
Ne esce un bell'anello di discreto sviluppo (quasi 14 km) e modesto dislivello, una camminata rilassante per osservare alcune testimonianze di un ricco passato che contrasta col nome "Maira", povera, appellativo certamente guadagnato dalla valle in tempi a noi più vicini.
Toccata la borgata Chiesa, dove al termine dell'escursione faremo visita al magnifico polittico di Hans Clemer, ci incamminiamo per Castellaro che custodisce tra le sue viuzze strette un edificio in pietra dall'aspetto arcigno, ingentilito da una bifora ed alcune monofore: il cosiddetto Castello. Da qui con alcune utili indicazioni di un valligiano rimontiamo il sentiero per le grange Fumei ed il panoramicissimo crestone erboso del Sociù.
Il balcone ci permette un'ampia visuale che abbraccia il crinale Maira-Varaita oltre il quale occhieggia la piramide di Viso, mentre alle spalle, verso sud, è il Tibert a chiudere il vallone.
Una coppia di coturnici e poi un branco di cervi sono le fugaci visioni di animali di questo angolo solitario: i cervi in fuga nel fitto bosco di abeti ci suggeriscono una possibile via di discesa alternativa, che però si rivelerà tutt'altro che banale (da qui la valutazione EE), con tratti ripidissimi e scivolosi.
Ripreso lo stradello nel bel bosco rado di larici con visuali verso Chersogno e Pelvo d'Elva, chiudiamo l'anello a Chiesa, per la visita del già citato politico e poi del ciclo di affreschi tardo gotici di
Giovanni Baleison alla chiesetta di San Sebastiano.