PD+ (max III grado), disl. 1046 m
- San Bernolfo (Vinadio) 1635 m
- Rocca di San Bernolfo 2681 m
Con un po' di ritardo sulla tabella di marcia inauguriamo la stagione alpinistica con questa bella e facile cresta nelle Alpi Marittime.
Partiamo presto per evitare almeno in parte la calura e garantirci un ampio margine di tempo per la salita. A dispetto della notizia che la darebbe lunga ben 1 km noi la percorreremo in meno di tre ore, prendendocela con calma e salendo sempre assicurati.
Ore 8 circa, siamo a San Bernolfo ed il sole scalda già, ma fortunatamente la salita per almeno una mezz'ora si svolge nel bellissimo bosco di conifere che conduce al lago ed al vallone di Collalunga.
Ore 10:45, carichi di adrenalina e di ferramenta eccoci al colletto da cui si diparte la nostra cresta. Dopo la prima innocua placchetta raggiungiamo il primo torrione.
La vista ora abbraccia tutta la cresta che appare da questa prospettiva assai appiattita e la vetta pare già vicinissima. In realtà una sequela di piccoli torrioni e gendarmi ci regala un ottimo terreno di gioco alpinistico, dove occorre sempre controllare la qualità degli appigli a cui affidarsi e degli spuntoni ove proteggersi.
Qualche passo di III grado lo troviamo, ma complessivamente nessun tipo di ingaggio su questa facile salita fatta eccezione, come detto, per la roccia non sempre solida.
Il divertimento però è assicurato ed anche il panorama, esteso fino al Monviso a nord, ci gratifica non poco.
Dalla vetta poi lo sguardo può cogliere alcune delle perle delle Marittime che sfilano in processione davanti ai nostri occhi. In lontananza anche la bella cresta sud-est della Meja, altra idea nel nostro carnet di alponi impenitenti.
La discesa in vista della Guglia di San Bernolfo e le sue pareti nonché nel vallone tra le due cime ci permette poi di rivedere il nostro itinerario di saliscendi per la piacevole Nord-Est alla Rocca.
Via via che scendiamo il paesaggio dapprima aspro e roccioso cede il passo al dolce fondovalle ammantato di magnifiche abetine.