Bobbio seconda puntata: come promesso torniamo a riprenderci il materiale
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Scegliamo la via delle Placche, la via più facile, visto anche il freddo intenso. Alla partenza muschi, licheni e terra fanno pensare molto male, invece la roccia è buona, la chiodatura corretta e quindi si sale bene.
Il secondo tiro è un bel V, delicato, dove la chiodatura invece è selettiva. L3 un bel quartino su bella roccia e siamo di nuovo al terrazzone. L4, con l'ormai nota placchetta finale questa volta tocca a Piero e così giungiamo alla sosta di calata.
Il "colpevole" del piantamento è appunto una pianta! Un povero ginepro, ignaro della sua funzione "incastrigna", ma che viene condannato inesorabilmente all'estirpazione dopo un giudizio sommario e senza appello.
La foga di Nico provvede a recidere l'ultimo lacerto ligneo del malcapitato che sarà portato in trionfo come
trofeo.
Pulito ora il passaggio per le corde, le doppie (due come ha in effetti senso fare) scorreranno lisce come l'olio.
Alla fine la giornata ci regala una piacevole arrampicata, certamente più logica della via di destra, pur con tutti i limiti di questa parete.
Discesa a valle per festeggiare il buon esito dell'operazione "recover" con adeguate libagioni e panozzi.