Ancora una giornata ventosa che insieme alle condizioni di innevamento rapidamente peggiorate induce a cercare con attenzione una meta sensata.
Dunque ritorno ad un luogo conosciuto (peraltro con piacere) per evitare sorprese e come me anche un nutrito gruppo di skialpers si ritrova poco oltre Viviere con il medesimo intento di cercare neve decente e poco vento.
La neve fortunatamente c'è subito, anche se il poco nevischio della notte sparirà durante le ore, e quindi si sale praticamente senza interruzione. Ma salendo il vento rinforza e dal prato Ciorliero in sù l'alto vallone appare sferzato e spazzato dalle raffiche.
Primo della masnada di scialponi batto la traccia sull'immacolato strato di neve riportata, in fondo senza patire il temuto vento. Il paesaggio però non lascia dubbi: neve ghiacciata e tratti di crosta sfondosa...
e sopra tutto raffiche di vento a lavorare continuamente accumulando ammassi di neve.
Prevedibilmente la salita sarà la parte più piacevole della gita...
Giungo al colletto per il Cassin, affacciandomi sul desolato altopiano della Gardetta, spazzato dal vento.
Da qui poche decine di metri senza neve e poi il tratto finale ben innevato.
Intanto il vento si è chetato, permettendo di godere della vista senza dover correre in fretta e furia.
Discesa piacevole solo in pochi tratti (dalla cima ad esempio), per il resto a sezioni "veloci" su ghiaccio, seguono improvvise frenate nei cumuli di neve riportata... Ancora divertente infine l'ultimo pezzo fino al prato Ciorliero.
Finale al tepore del camino del rifugio Viviere, tra buone letture (nutrita biblioteca) ed ottime crepes e ravioles innaffiate con birra
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