- Chambons (Fenestrelle) 1068 m
- Alpe Clot 1750 m
Ormai siamo in piena stagione delle piogge e trovare una finestra di tempo affidabile diventa impresa difficile.
Partito con un'idea devo cambiare programma per evitare quantomeno di infilarmi nelle nubi. Allora si cerca un diversivo a bassa quota, nel bosco, ed ecco la Selva di Chambons.
L'anello è piuttosto breve ma vi sono possibilità di allungare la gita, ed infatti dopo una prima parte sull'itinerario originale (non particolarmente entusiasmante, salvo la vista del magnifico larice secolare), decido per proseguire verso le Miande Ciais. Il sole ogni tanto fa capolino tra le nubi, e l'apertura della coltre boschiva consente di lanciare uno sguardo sul vallone.
Scorto un bel pianoro erboso sull'altro versante e individuato sulla carta come Alpe Clot, viene eletto a meta della gita. Con qualche difficoltà di orientamento e ricerca del sentiero (non segnalato) riusciamo a raggiungere l'alpe, attraversando altri alpeggi e rii che discendono dai ripidi fianchi del Becco dell'Aquila.
All'alpeggio i bovini sono sorvegliati da un paio di simpatiche cagnette "pastore" e dal pastore umano. Piacevole chiacchierata col pastore che in realtà si rivela essere il figlio del pastore "titolare", che incontrerò poi sulla via di discesa, mentre sale carico come un mulo. Il mulo (quello vero) invece si gode un bel riposo stravaccato sul prato...
Si chiude questo lungo anello, praticamente tutto nella selva, rientrando da Grange a Chambons, sempre sotto il vigile sguardo del forte di Fenestrelle.