- Rhuilles (Cesana Torinese) 1732 m
- Cima Dorlier 2757 m
Mete di classiche gite di scialpinismo che in estate divengono escursioni in ambiente relax e panoramico. Queste in soldoni le cime raggiunte nella gita odierna nella splendida cornice della val Thuras, davvero un angolo di Svizzera trapiantato nell'alta valle di Susa.
Come la vicina valle Argentera, la val Thuras è un lunghissimo solco vallivo dove alle alte cime, quasi sempre oltre i 3000 m, fa da contraltare l'ampi fondo valle cosparso di lariceti e ampissime praterie. Un paesaggio bucolico, per l'appunto da cartolina svizzera.
L'anello odierno dopo il vallone del rio Chabaud abbandona il sentiero diretto alla più nota Dormilleuse per inoltrarsi in un solitario vallone sotto le bastionate incombenti della Dorlier. Proprio questo ambiente così rilassante e ameno fu teatro della breve (e fallimentare) battaglia delle Alpi Occidentale nel giugno 1940 insieme al vicinissimo e onnipresente Chaberton. Il versante nord della Dorlier con i sui dirupi nasconde infatti mulattiere, in parte franate, e numerosi appostamenti e bunker in funzione anti-francese. Tutte testimonianze dell'assurdità delle guerre di ogni tempo.
Noi proseguiamo per i profumatissimi prati in fiore mentre ad occidente emergono i colossi degli Ecrins: una visione d'incanto il contrasto tra la dolcezza dei morbidi pendii erbosi e quelle ripide pareti glaciali.
Dalla vetta della Dorlier è stupendo il colpo d'occhio sui 3000 della val Thuras, Dormilleuse e Terra Nera da un lato, Roc del Boucher e Serpentiera, Ramiere dall'altro. Cercata invano la traccia per imboccare la cresta per il Giassiez ci rassegnamo a perdere quota per i ripidi pendii cosparsi di filo spinato ed altri resti della follia umana, per poi dirigerci su comodo sentiero alla nostra seconda vetta. L'incontro con una coppia di pernici bianche (in abito estivo però) ed un camoscio in fuga a rotta di collo, testimonia come la natura si riappropri degli spazi che l'uomo abusivamente le aveva sottratto.
Tocchiamo infine il Giassiez, modesta cima ma ottimo balcone panoramico sull'intera val Thuras che lunghissima si distende ai nostri piedi fino all'omonimo colle.
Da qui con numerose svolte tra rodoreti ed il bel bosco di larici torniamo a chiudere l'anello nei pressi dell'alpeggio Chabaud e poi a rientrare alla borgata di Rhuilles.