Rocca Sbarua una garanzia: buona roccia e linee di scalata memorabili, come in questa combinazione che ripetiamo volentieri a distanza di qualche anno.
Siamo alla base del Torrione Pacciani con il freddo umido di questa giornata autunnale in cui il sole stenta a fare breccia tra le nebbie. L'attacco appare invaso dai muschi eppure il rugosissimo gneiss della Sbarua non tradisce le aspettative e conferma l'aderenza ottima. "Angiolina ritorna" torna a farci riscoprire per l'appunto il piacere di scalare con continuità sul V grado, pur con una chiodatura sicura, e dopo i suoi 4 tiri di "riscaldamento" ci proietta al vero gioiello de "Il Che", ovvero la via "Like a Rolling Stone". Tiri vari che offrono placche, camini, diedrini e strapiombi in un susseguirsi di passaggi goduriosi sempre protetti benissimo. Unico neo l'ultimo tiro con un passo boulderoso iniziale ed un "budello" sporco a metà.
Usciamo in cima alla combinazione ebbri e vogliosi di menar ancora le mani e quindi cerchiamo la Barra del Freidour per l'ultimo tiro: preso un po' sottogamba ci spiana ben benino e ci conduce alla sommità per finire in bellezza alla panoramica vetta del Freidour. In lontananza distinguiamo bene Rocca Parey e Monte Cucetto che stimolano i nostri ricordi e suscitano nuovi progetti futuri di scalata.
Scendiamo infine nel sempre magnifico bosco di Rocca Sbarua per la degna conclusione a Casa Canada.