Gran bella gita, da 4 stelle (valutazione Gulliver), che risultano dalla media di 5 (ambiente e panorami) + 3 (neve).
Una quasi solitaria, visto che solo in discesa incontro due skialper con cui ho modo di scambiare piacevolmente due parole (e scopro che uno dei due è il ben noto chiodatore di pareti Flavio Parussa
).
Ma andiamo per ordine: la salita richiede un po' di fatica, prima per colmare i 400 metri di dislivello fino a trovare la neve (messo gli sci sopra pian del Re a circa 2050 metri di quota), poi per giungere in cima battendo almeno parzialmente la traccia sui tratti di neve accumulata.
L'ambiente incantevole e grandioso, nonché il panorama che si estende fino a Gran Paradiso, Cervino e Rosa, giustificano ampiamente le fatiche della gita.
Giunto in vetta, però, il freddo intenso (zero termico intorno ai 2000, ma qui siamo a 3100) mi induce ad accelerare i preparativi per la discesa, che sarà a tratti poco divertente, specie nella parte alta, con l'insidia di cumuli importanti su fondo primaverile e visibilità non ottimale a causa della foschia in aumento.
Qualche capitombolo senza conseguenze e sciata con attenzione al massimo: giungo quindi nel tratto più in basso dove finalmente ci si può divertire, e poi fino a Pian del Re con sci ai piedi, cercando con qualche risalita di acchiappare l'ultimo tratto innevato sul versante nord.
Ancora qualche ciacola con una comitiva di escursionisti e poi giù fino a pian della Regina nella speranza (vana) di ingollare un panino caldo; il rifugio infatti è chiuso...