La Est del Pelvo, cresta già parzialmente percorsa
una quindicina d'anni fa , rieccoci a ripercorrerla integralmente per una traversata completa del magnifico Pelvo d'Elva.
Giungiamo di primo mattino al colle della Bicocca (prima delle 8) eppure i posti auto sono quasi in esaurimento... Inoltre svanisce la speranza di essere in solitudine sulla quarzite del Pelvo: un gruppo formato da due cordate infatti si avvia velocemente col nostro stesso obiettivo.
Non abbiamo fretta ed anzi ci godiamo il panorama apprezzabile lungo tutto il percorso di avvicinamento, scattando foto a volontà. Alla fine quindi ci ritroviamo pressoché soli sulla cresta, con le due cordate molto distanziate davanti a noi, fino a perderle completamente di vista.
Saliamo dunque in tranquillità, divertendoci sulle facili rocce quarzitiche, immersi in un ambiente d'alta quota reso ancora più suggestivo dal gioco di nubi. La cuspide del Pelvo davanti a noi, l'immenso scivolo di roccia a nord e la visione grandiosa di molta parte delle Cozie riempiono i nostri occhi.
Davvero una piacevole e facile via d'ambiente.
Tocchiamo la vetta verso le 13, ci rifocilliamo e scattiamo le consuete foto alla croce, poi senza indugio riprendiamo il cammino verso sud, direzione Camoscere. L'atmosfera è di tipo dolomitico, con alternanza di ondulazioni verdeggianti e crode rocciose imponenti che si proiettano verso il cielo.
L'amena conca del Camoscere ci accoglie col suo laghetto tiepido contornato dalla piramide del Chersogno e dalla bastionata di Rocca Gialeo. Una breve sosta ci permette di constatato per prova diretta che l'acqua del lago è davvero tiepida, nessun refrigerio dunque per le ginocchia dolenti di Piero...
Ma il tempo è tiranno e conviene quindi ripartire per percorrere il lunghissimo traverso sotto le pareti del Camosciera e del Pelvo che ci ricondurrà al colle della Bicocca.