- Piano della Casa (Valdieri), 1743 m
- Il Baus, 3067 m
Una bella via normale? Perché no. Un'escursione tra le Marittime? Anche sì. Una bella giornata in compagnia? Pure lei.
Dunque, fissati i punti di cui sopra eccoci al Pian della Casa, con meta 1 il rifugio Remondino, meta 2 lago della Nasta, meta 3 la cima del Bàus.
Un paio d'ore di cammino e siamo al rifugio per una brevissima tappa ristoratrice. Proseguiamo "sotto l'ombra della Nasta" verso gli spalti di roccia che adducono al vallone superiore dove tocchiamo (quasi) il bel lago della Nasta.
Pareti di roccia su tre lati contornano lo specchio d'acqua, Nasta a sx, Bàus di fronte e Bastione a dx. Residui nevai tra le immense pietraie conferiscono un sapore di alta quota al luogo.
Reperiti alcuni ometti (a dire il vero presenti un po' ovunque) saliamo per pietraia e roccette verso il colle della Culatta, senza particolari difficoltà.
Dal colle iniziamo invece a toccare roccia, bella e rugosa, tanté che ci lasciamo tentare dal rimanere in prossimità del filo di cresta, con divertenti passaggi di I e II grado. Quasi senza faticare raggiungiamo l'immenso ometto dell'anticima, una vera e propria piramide di pietre, per poi preseguire con qualche ulteriore bel passaggio al culmine vero e proprio indicato dalla consueta croce.
La visuale verso Nasta e Argentera è grandiosa, mentre all'opposto si scorgono i piccoli ghiacciai dei Gelàs.
Il tempo stringe e quindi, dopo gli inevitabili scatti, riprendiamo la via di salita per scenderla con estrema cautela, evitando qualche passo più scabroso sulla normale vera e propria.
Tappa d'obbligo al rifugio per due chiacchiere col gestore e per il panozzo rituale.
Infine il lungo (anzi eterno rientro) verso l'auto, allietato però da numerosi camosci al pascolo, qui più confidenti che altrove.