Frullano nella testa progetti di salite in quota, magari sulle blasonate rocce della valle Orco... ma il cambio di stagione inatteso comporta inevitabili cambi di programma. Attingiamo allora dal libro dei desideri una salita di bassa quota, nelle terre del buon Fiorenzo Michelin.
Eccoci con Marcy, affamati di roccia, a risalire le pendici del Cucetto, sotto un cielo plumbeo, in cerca degli agognati torrioni su cui si trovano le due vie da concatenare.
Giungiamo all'attacco del Camino puntuali per la pioggerella di rito che ci irrita non poco ma che non ci dissuade dal nostro proposito. Il tiro del camino si rivela un po' rognoso, ben più del grado dichiarato (5b), come molti prima di noi hanno segnalato. Segue un bel tiro con qualche passo tecnico (5c) ma più "domestico" ed infine una lunghezza più facile ma piacevole che ci proietta in cima al primo torrione.
Pochi passi a piedi tra roccette e siamo innanzi al secondo torrione, all'attacco della via Gaido-Marone. Il fondale è la quinta rocciosa imponente del Torrione dei Camosci e della Chiusa degli Dei, mentre il tiro di partenza offre una bellissima fessura interamente proteggibile (5c), cosa che Marcy sfrutta appieno lasciando intonsi gli spit presenti.
Un paio di lunghezze interlocutorie sul IV, poi un breve tratto nell'ordine del V (L7), ancora un pilastrino estetico ma facile (4c), per concludere in bellezza con L9 (5c ma su roccia super e quindi ben scalabile) ed L10 (muretto ben appigliato e strapiombino finale di 6a).
Siamo in cima a osservare il suggestivo scenario dei mille torrioni e pareti del Cucetto immersi nel bosco di querce e faggi. Scrutiamo la parete imponente dietro il "nostro" Becco in cerca di segni di vie tracciate, che infatti scorgiamo.
Due doppie e siamo alla base del paretone a ricercare l'attacco delle due vie individuate e che, grazie alla ricerca su Gulliver, identifichiamo: la più a sx è la
via Dinastar (via percorsa dai nostri nel 2014), mentre più a dx è la
via Un sogno dolce come il MiEle (aperta nel 2023 e piuttosto difficile...6b+!).
Per la cronaca, lo sbadatone di cordata (Piero, per chi avesse dei dubbi), perde il casco dalla sosta S5, casco che rotola e saltella fino alla pietraia... dove lo ritroveremo intonso, quando pensavamo di recuperare al più qualche coccio per ricordo
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Non pago però, il nostro dimentica i bastoncini alla base del paretone e pertanto, tenendo fede al detto "chi non ha testa mette gambe", si sorbisce nuovamente un po' di pietraia per andare a recuperarli
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