La stagione sembra essere alla fine: oggi temperatura bassina e cielo bigio, al limite per poter scalare con diletto a queste quote. Eppure ci armiamo di coraggio e prendiamo la strada per la Cima del Lausfer, confidando in qualche spiraglio tra le nubi che lasci filtrare un po' di sole.
Scaldati i muscoli con l'avvicinamento e rincuorati da qualche sprazzo d'azzurro nel cielo attacchiamo la via, sulle belle placche della prima parte. Quattro tiri piacevoli e ben protetti su bella roccia.
Il traverso per reperire il tiro chiave invece spezza la continuità (e la logica) della via. Un muretto, breve ma intenso, oppone le difficoltà di 6a, effettivamente abbastanza obbligatorie. Ancora qualche passo a piedi per ripartire sulla placca che ci porterà sulla curiosa lamona (già toccata durante la salita de Il Provinciale), dalla quale faremo una breve calata in doppia.
Gli ultimi due tiri, nell'ordine del 5c, sarebbero anche interessanti, non fosse per il freddo (causa esposizione sono già in ombra) ed i licheni. Vuoi per una o per l'altra ragione il nostro Chris perde l'aderenza sui piedi durante la salita, procurandosi una, speriamo lieve, distorsione alla caviglia
(occhio sempre ai primi movimenti da secondi di cordata quando ancora tutta la corda è "fuori").
A caldo i due tiri comunque passano abbastanza lisci, più dolorosa sarà invece l'eterna discesa a valle seguendo il lungo stradello che conduce al Santuario.
In bocca al lupo a Chris per un rapido e completo recupero
: non pensare di riposarti fino alla ripresa della stagione sciistica!