Arruolato il gadan senior con l'allettante proposta di vie non troppo difficili ma soprattutto con avvicinamento esiguo, eccoci in alta Val Grana dove appunto svariate belle pareti offrono itinerari di tal genere.
Le notizie fornite dal gestore del rifugio Fauniera parlano di pressoché tutte le vie praticabili.
Manca un bit però: la strada è chiusa appena sopra il Santuario...
Per la nostra gioia
, ed in particolare del gadan senior, ci troviamo a macinare i 5 km (+500 metri di dislivello) necessari per abbordare i Contrafforti della Reina.
Fortunatamente lo splendore delle fioriture allieta i nostri, in particolare il solito gadan senior, particolarmente interessato
alle varietà botaniche enumerate puntualmente dal solito Pierino
.
Un passo dopo l'altro ed eccoci in vista della parete e dell'orda di climber che già hanno preso il numer... ehm, le corde in mano per attaccare la "nostra" via (I ragazzi delle stelle). Anzi contiamo almeno 3 cordate già impegnate in parete ed altre pronte all'assalto.
Confabuliamo, incerti se girare i buoi e dedicarci ai riti eno-gastronomici, quando sotto la Piramide incontriamo Danilo Collino il guru del luogo, apritore di numerosi e piacevoli itinerari. La proposta non tarda ad arrivare: perché non salite la via "Jumper"? (esattamente la via che ci mancava dalla volta precedente)
Dopo due ciacole col simpaticissimo Danilo e moglie, accogliamo con piacere l'idea e ci cimentiamo con i bei muri verticali di quarzite della Piramide: una sequenza di 5c/5b mai banali, sempre interessanti, chiodati bene ma senza esagerare, su roccia da urlo (anche per l'abrasività sulla pelle
).
Tra una nube ed uno sprazzo di sole scaliamo la Jumper e giungiamo in vetta immersi nella nebbia. Ci caliamo dunque per 4 doppie lineari (anche l'ultima nel canale non reca problemi di sorta), in tempo per un saluto a Danilo, non prima però di ricevere un ultimo consiglio per un paio di monotiri sul 6a; eccoci serviti: "emmenthal", un bellisimo tiro verticale su buone prese (forse più vicino al 5c), ed "elia", più continuo e verticale su prese piccole (impegnativo, richiederà un paio di rest al Pierino).
La nebbia ormai avvolge tutto e ci tocca anche un lungo rientro, quindi recuperiamo le masserizie e ci avviamo sulla via del ritorno.
Ora la parola però passa al gadan senior per udire anche il suo punto di vista.
Grazie per l'occasione....Dunque: reduce da una brutta bronchite che mi ha bloccato per quasi due mesi, chiedo al Pierin di propormi qualcosa sul facile, max 4c, con un avvicinamento breve. "Ho io quello che fa per te!, avvicinamento in piano max 15 minuti". Perfetto mi dico, peccato che la strada chiusa ci costringa a percorrere circa 5 km su asfalto con in piu' uno strappo finale per raggiungere le pareti; SGRUNT!!!!! Come se non bastasse, durante tutta la lunga salita, quel gadano del Pierin svolazza da un fiore all'altro snocciolandomi l'elenco di tutti i nomi botanici delle diverse varieta': "Guarda!! Un papavero marino!! E laggiu' una sassifraga purulenta!! Che bella, una nigritella pallida".. sic! "E qui un rottodentro felciforme".... Qui di Rotto Dentro ci sono solo io... ma lui continua per tutto il percorso!!! "Mi lo masso" dico tra me e me e, alla faccia della convalescenza bronchitica, ho il tempo di tutto il percorso per immaginarmi i modi di farlo fuori....ecco! Purtroppo, tra tutti i modi che riesco ad immaginare, e sono tanti, nessuno riesce ad evitarmi la galera con l'accusa di Piericidio. E poi altro che 4c, muro iniziale verticale di 5c! E qui, tra la poca adrenalina che le mie vecchie ghiandole surrenali riescono ancora a produrre e l'acido lattico che giunge fino alla ghiandola pituitaria, sudaticcio e con un venticello gelido che sale lungo il canale in cui ci siamo infilati, ho finalmente la visione di San Magno che mi suggerisce la soluzione: "Gioanin" mi dice, "se vuoi farla franca, usa il Paradosso del Nonno!!" [1]. Gia'! E' vero, il paradosso del nonno, non ci avevo pensato! Quel paradosso in cui un "time traveller", un viaggiatore nel tempo, con la sua macchina torna indietro nel tempo e uccide suo nonno prima che abbia dei figli, in particolare prima che nasca il padre del viaggiatore e quindi come conseguenza il viaggiatore non sarebbe mai nato, cosa che gli impedirebbe di tornare indietro nel tempo per uccidere il nonno. Questo e' il paradosso. Una variante del nonno e' quella che un giorno uno scienziato trova un libro che spiega come costruire una macchina del tempo; la costruisce, torna indietro nel tempo portando con se' il libro e lo nasconde in un luogo dove lui lo trovera' nel futuro. Ma il libro, chi l'ha scritto? Da dove viene? Cosa contiene? [2]. Il paradosso sembra facile da risolvere: e' sufficiente negare la possibilita' dei viaggi nel tempo come suggerirebbe il buonsenso, ma invece no, i fisici e i matematici sono riusciti a dimostrare che possono esistere delle "curve di tipo tempo chiuse", cioe' delle curve nello spazio-tempo che si richiudono su se' stesse permettendo al tempo di "tornare sui suoi passi". Anzi, Kurt Goedel, logico grande amico di Einstein, dimostro' che tali curve sono ammesse dalla teoria della relativita' generale; basta avere un universo stazionario formato unicamente da particelle di polvere in moto vorticoso. Purtroppo il nostro universo non e' cosi' [3] quindi niente possibilita' di viaggi a ritroso nel tempo. I filosofi poi distinguono tra viaggi nel tempo coerenti e incoerenti; incoerenti sono i viaggi descritti nella trilogia dei film di "Ritorno al futuro" in cui tornando nel passato si modifica il futuro [4] mentre coerenti sono i film della serie "Terminator" in cui e' il futuro che vuole modificare il passato. Il problema della coerenza/incoerenza porta poi ad immaginare la possibilita' di infiniti mondi possibili, il "multiverso" in cui ogni azione eseguita o non eseguita, crea un biforcazione nello spazio-tempo in cui l'uccisione del nonno creera' un universo in cui il viaggiatore non e' mai esistito, mentre esiste in quello dove il nonno non viene ucciso. Il multiverso quindi rappresenta una infinita' di mondi possibili in cui sono presenti tutte le possibili variazioni degli eventi in base a tutte le possibili scelte che si possono fare. Rende molto bene l'idea la serie tv "Dark Matter" [5] in cui, entrando nella "Scatola" si presenta un corridoio infinitamente lungo con infinite porte dietro ognuna delle quali c'e' un universo, una realta' leggermente diversa [6]. Il paradosso quindi continua a presentarsi e le possibili soluzioni sono difficilmente realizzabili, se non con speculazioni teoriche.
Insomma, alla fine, neanche con il paradosso del nonno riusciro' a fare fuori il gadanass Pierin... [7]
[1] Tutti i riferimenti ai viaggi nel tempo e ai vari paradossi che cio' implica sono ricavati dal libro di Vincenzo Fano e Monica Murano "Il paradosso del nonno" della collana "Paradossi della scienza" edito da Le Scienze.
[2]
Un fiorino !!!
[3] ma l'entropia ci dice che ci stiamo avvicinando...
[4] e tale e' il paradosso del nonno
[5]
Dark Matter Serie TV
[6] una specie di albergo di Hilbert dove invece delle stanze ci sono universi.
[7] e meno male!!!
lezione di Botanica sistematica
...e meno male che GIANNI c'è colgo l'occasione per fargli TANTI AUGURI di...