Oggi si programma un'uscita alla Cristalliera, montagna da noi gadan piuttosto frequentata in passato, con l'idea di un'arrampicata plaisir, cosa tutt'altro che frequente da queste parti.
La via scelta, "Ritorno alle origini", si propone proprio in questi termini e leggendo i versetti della "bibbia" (n.d.r. Gulliver), nonché il relativo "commentario", sembra proprio quello che fa al caso nostro.
Ed anche il nome evoca un ritorno alle nostre origini alpinistiche che pure qui affondano le loro radici.
Dopo il brutto sterrato per raggiungere il rifugio Selleries ed il caffè per darci la sveglia, siamo pronti per le quasi 2 ore di avvicinamento alla parete, piacevole fino al secondo lago, un po' più faticoso nella pietraia.
Contorniamo le maestose muraglie e i magnifici diedri di alcune vie percorse in passato (vedi
SuperBianciotto,
Bianciotto,
Diedro Caneparo,
Diedro Ghirardi) e con qualche difficoltà di interpretazione giungiamo al cospetto delle vie della parete sud (R.a.O. e Il tempio del sole).
Nel dubbio attacchiamo qualche metro a destra. Ma la scalata della prima lunghezza si conclude su cengia invasa da detriti, con successiva ricerca della sosta. La ricerca dell'itinerario sarà la costante di questa breve scalata.
Qualche bel passaggio lo troviamo, come su L2 ed L3, ma la brevità della via e la sua discontinuità fanno davvero rimpiangere le vie classiche del Torrione Centrale parete sud-ovest.
Resta il piacere di scalare in Cristalliera su difficoltà modeste e senza troppo ingaggio.
Tocchiamo la croce di vetta nell'immancabile nebbia pomeridiana, ma poi in discesa il cielo si rasserena permettendoci di godere delle belle fioriture, dei suggestivi laghi La Manica e Laus e della visuale imponente della Cristalliera. Incontriamo anche mamma e cucciolo di stambecco che ci allietano con i loro saltelli a pelo d'acqua al lago superiore.
Conclusione con panino e birra (o Cola, puà
) al rifugio Selleries.