MS, 600+600 disl. (ripellata)
- Pian Munè, 1500 m.
- Stazione superiore, 2070 m.
C'è aria di primavera in bassa valle: dopo le piogge dei giorni scorsi è un tripudio di verde nei prati, ed anche gli alberi si vestono del tenero verde delle prime foglie. Ma lassù il bagliore della neve ci chiama ancora a calzare le pelli e faticare sulle bianche chine innevate.
Il rischio valanghe è altissimo, per gli accumuli di neve e per le temperature ormai elevate, quindi la scelta di molti ricade su mete sicure, come la nostra odierna.
Forse non sarà vero scialpinismo ma di certo Pian Munè rappresenta un buon compromesso tra i lunapark artefatti di molte stazioni sciistiche e gli ambienti naturali vergini: qui vi sono ancora molti angoli intonsi e comunque gli impianti sono discretamente inseriti in questa conca di elevato pregio paesagistico.
Oggi quindi, in compagnia di molti altri skialper, gitanti in ciaspole, sciatori e famigliole, ci troviamo a salire (e risalire) sulle nevi di Pian Munè, divertendoci un sacco a curvare sulle piste, goduria a cui non siamo avvezzi, noi scialponi di bocca buona, adepti della dura legge della fatica in salita e sopravvivenza in discesa (su ogni sorta di neve, raramente di buona qualità).