Le temperature miti di questi giorni invitano a calcare la roccia ed abbandonare i propositi di cercar col lumicino pendii nevosi intonsi. Eccoci allora col gadan senior alla volta dei Tre Denti di Cumiana per un faticoso avvicinamento ad uno degli angoli più reconditi, tra il Far West ed il Dente Occidentale.
Dopo lungo penare tra ripide tracce nel bosco e urfidi canali giungiamo finalmente all'attacco della via, per scoprire la gadanata del giorno: Piero ha dimenticato una parte dei rinvii a casa e, cosa ancora più grave, l'imbragatura da scalata...
.
Il nostro non si perde d'animo, mentre il gadan senior trattiene le
, e si accinge a confezionare un validissimo imbrago di fortuna assemblando fettucce e cordini. Il risultato non è certamente confortevole ma comunque più sicuro della legatura in vita degli scalatori classici.
Attacchiamo la via con un primo tiro il cui grado è ben più del 4c dichiarato, con una chiodatura corretta ma non abbondante. La roccia molto bella invita ad osare e rende assai gradevole l'arrampicata. Il secondo tiro, simpatico diedro "fiorito", risulta l'unico vero IV della via, sempre su ottima roccia nonostante i rododendri nel fondo del diedro.
L3 offre una placca compatta ma rugosissima che invoglia a provare la "diretta", forse anche V+, per poi uscire su spigolino fino alla base di un risalto verticale che offrirà le due belle lunghezze seguenti, anche queste con qualche passo di V. Ultimo tiro non degno di nota, discontinuo, propone un paio di passi ostici (almeno V).
Dopo aver sbocconcellato le nostre provviste e scattato alcune panoramiche meritevoli, ci avviamo infine alla discesa, nella delicata cengia prima e nell'urfido canale poi, facendoci scontare anche sulla via del ritorno la bella scalata al "Giardino Segreto".
Chissa' se la figura di "Picchiarello" è risutata dopo il terremoto del gennaio 1980 che fece rotolare a valle alcuni grandi massi dalla cima?
Ehhhh, la classe nn è acqua!