Gitarella all'insegna del gelo e del ghiaccio, cosa apparentemente in contrasto con la tendenza globale al riscaldamento del pianeta. Eppure anche questa è una manifestazione del tanto dibattuto (quanto ignorato nei fatti) cambiamento climatico. Gelo invece che neve, in quanto la pioggia in quota, anziché neve, dei giorni scorsi si è traformata in lastroni ghiacciati non appena le temperature si sono abbassate (ma torneranno alte). Le turbolenze in quota sono anch'esse frutto di energie liberate dall'innalzamento medio delle temperature (specialmente dei mari).
Salita dunque con i rompighiaccio, nome più appropriato per i rampant o coltelli nella circostanza odierna dove la neve aveva pressoché tutte le forme, dalla farinella incorporea di riporto all'odioso verglass scivolossissimo
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Giungo al bel rifugio Le Marmotte, evitando il colle privo di neve, per una sosta utile a riprendere un po' di temperatura corporea
e di energia
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Viene poi il divertimento con la discesa "salva" grazie alla presenza dei "famigerati" impianti di Limonetto che, grazie ai portentosi mezzi (cannoni per innevamento e gatti delle nevi), hanno lavorato il crostone nevoso rendendolo sciabile.
Molti gli skialper in astinenza che hanno approfittato scendendo a ufo su questa libidine nevosa
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Fino a quando ce lo potremo permettere?