A’ MONTI

…..Correva l’anno.. (non so dir qual fosse),
che mi trovai lassù fra tante cime,
ansante, gran dolor in tutte l’osse.
Invero, certo, una vision sublime
parossi inanzi me, quando fui giunto,
talchè mi diedi tosto a dar di rime!
Di tal impresa vo’ or farne sunto,
facendovi assaper quel che provai
allor che ne potei poi trarre il punto.
Di gioia ricolmossi cor mio assai,
nell’inspirar tal aere sopraffina,
‘chè oblìo mi colse pure de’ miei guai!
Tutto al di me d’intorno, cartolina
parea di sanza uguali, tal visione:
silente pace e luce, in tal combina,
mi scossero, nell’alma, a profusione!
Trovarsi là, dop’erta faticosa,
essendo tutto, e men che mai, campione,
mi fece ritener non poca cosa,
io l’esser giunto alfine a tale mèta.
Pertanto fu per me assai preziosa
quell’esperienza, che io vissi lieta.
Da allor mi colse amor pe’ monti e valli,
io ch’anzi n’era puro analfabeta!
Salite e scese or ne ho fatto i calli,
(ma di scalar non se ne parla mai!)
In vetta arrivo, dàlli e sempre dàlli
cercando proferir sol pochi lai.
E pur se resto sempre senza fiato,
mi dico in cuor che in fondo, tu lo sai,
felice sei e ognor ne sei appagato!
Con tanti amici  che, a te “legati”,
affrontano le erte del Creato
amando, come te, picchi elevati,
e la natura che ci è data in dono.